La rabbia della famiglia Prenter

Il film dei Queen sostiene che nostro fratello Paul ha cercato di sedurre Freddie Mercury, ha cercato di impedirgli di suonare al Live Aid ed afferma che alla fine lo ha tradito – ma è tutto una BUGIA. La famiglia del “manager cattivo” di Bohemian Rhapsody attacca l’ “offensivo” film di successo.

 

Di NICK FAGGE per MAILONLINE e RYAN PARRY WEST COAST EDITOR a LAS VEGAS per DAILYMAIL.COM

➡️ https://trib.al/UiCrdT3

Pubbblicato:21:21 GMT(N.d.T. orario di Greenwich), 8 marzo 2019|AGGIORNATO:23:35 GMT (N.d.T. orario di Greenwich), 8 marzo 2019

(N.B. le foto inedite sono per gentile concessione di Stephen Prenter)

 

– Paul Prenter, manager dei Queen, è rappresentato come il cattivo che ha causato la rottura della rock band in Bohemian Rhapsody,  biopic vincitore dell’Oscar 

-Ma la famiglia di Paul racconta in via esclusiva a MailOnline che il ritratto fatto dal film dello scomparso manager della band, morto di AIDS nel 1991, non potrebbe essere più lontano dalla verità

-Il fratello di Paul ha condiviso con MailOnline foto inedite di Paul, di Freddie e della band al fine di dimostrare che suo fratello supportava sempre i Queen e non c’era la “benchè minima traccia di cattiveria in lui”

 

-Nel film, Paul è descritto come un “serpente” che seduce l’allora prima voce Freddie Mercury e cerca di impedire ai Queen di esibirsi al concerto di beneficenza del Live Aid

-Ma la famiglia è irremovibile sul fatto che Freddie e Paul non fossero amanti, solo inseparabili migliori amici che sono stati messi in disparte dal resto della band

-Il chitarrista Brian May e gli altri membri “non sopportavano quanto vicini fossero Paul e Freddie,” dice la famiglia

-La parte del film che più ferisce, rivelano, è la descrizione secondo cui il padre di Paul “avrebbe preferito vederlo morto” piuttosto che gay

-Paul era apertamente gay fin dall’età di 16 anni e i Prenter affermano che i loro genitori lo hanno completamente supportato, prendendosi cura di lui fino alla sua morte per AIDS

-I suoi fratelli, la figlioccia, gli amici intimi e gli ex colleghi descrivono tutti il film come “offensivo”, “vile” e “falso”

 La famiglia di Paul Prenter – assistente personale di Freddie Mercury – ha parlato della sua rabbia per il fatto che il film Bohemian Rhapsody, vincitore di premi Oscar –  lo abbia rappresentato come il cattivo che ha causato la rottura della rock band Queen.

Prenter – manager della casa discografica – è rappresentato come un “serpente” che seduce l’esuberante cantante, lo mette contro i suoi compagni di band e cerca di impedire l’esibizione di successo di Mercury al concerto di beneficenza del Live Aid.

Il biopic dei Queen, che ha vinto cinque premi Oscar  (N.d.T.–> l’articolo parla di 5 premi Oscar ma in realtà il film ne ha vinti quattro) tra cui miglior film (N.d.T. —> l’articolo dice che il film ha vinto anche l’Oscar come miglior film che in realtà è stato vinto da Green Book) e miglior attore protagonista, sostiene che il padre di Prenter “avrebbe preferito vederlo morto” piuttosto che gay e ha insinuato che fosse morto in solitudine di AIDS dopo aver venduto la sua anima alla stampa.

 

Ma il film, che è destinato a superare 1,3 miliardi di dollari di incassi al botteghino ed è stato ideato dal chitarrista dei Queen Brian May, è stato condannato come “offensivo”, “vile” e “falso” dalle persone che meglio hanno conosciuto Paul Prenter – i suoi fratelli, la sua figlioccia, i suoi intimi amici e i suoi ex colleghi.

 

 

Paul Prenter – manager dei Queen – (a destra) è rappresentato come il cattivo nel biopic Bohemian Rhapsody, film vincitore di premi Oscar. La sua famiglia racconta a MailOnline che gli altri membri della band non sopportavano la sua amicizia con il cantante Freddie Mercury (a sinistra)

 I fratelli di Paul, la sua figlioccia, gli amici intimi e gli ex colleghi descrivono tutti il film come “offensivo”, “vile” e “falso”. A destra Paul, a sinistra una clip del film con l’attore Allen Leech che gli assomiglia e che ha vestito i suoi panni

La famiglia dice che il chitarrista Brian May (a sinistra) ha ideato l’intero film per dare una buona impressione di se stesso, del batterista Roger Taylor (a destra) e del bassista John Deacon (non presente in foto) e afferma di ricordare May come “piuttosto arrogante”.  Nella foto i membri della band sono  alla notte degli Oscar con Rami Malek (al centro), che ha portato a casa il premio come miglior attore protagonista per l’interpretazione di Freddie Mercury

Paul era apertamente gay fin dall’età di 16 anni e i Prenter affermano che i loro genitori lo hanno completamente supportato, prendendosi cura di lui fino alla sua morte per AIDS nel 1991, ma affermano che era Freddie (a sinistra) ad avere problemi con la sua sessualità

“L’unica persona ad avere problemi con l’essere gay era Freddie” sostiene la cognata di Paul. Nella foto, i due sono in aereo durante una tournée nel 1982

 “Il film [Bohemian Rhapsody] è stato come un film della Disney con tutti questi personaggi buoni e poi con uno cattivo sotto forma di Paul,” ha detto a MailOnline suo fratello Gerard Prenter.

“Non avrebbero mai osato farlo se Paul fosse stato vivo. È un modo vigliacco di affrontare le cose.

“Volevano distruggere il suo nome sapendo che è morto e non può replicare”

“Brian May ha detto che hanno impiegato 10 anni per fare questo film in modo da poterlo fare in modo corretto. Forse voleva dire “corretto” per l’immagine di Brian May e del resto della band.”

Blathanaid –  figlioccia  di Paul – ha detto: “Freddie Mercury sarebbe indignato dal film. Freddie e Paul erano davvero buoni amici”.

“Il titolo di cattivo non rappresenta affatto Paul. È disgustoso. Paul ora è morto e non può difendersi.”

“Era un fratello, un figlio, uno zio, un padrino. Significava qualcosa per così tante persone.”

Ray, fratello maggiore di Paul, ha aggiunto: “Non c’era traccia di cattiveria in Paul. Era un ragazzo molto gentile e cortese. Il film ha infangato il nome di Paul.”

Il film di successo traccia il viaggio del fenomeno della musica rock Queen dal fallimento come band del college all’essere diventati protagonisti del concerto del Live Aid del 1985, focalizzandosi sulla lotta del frontman Freddie Mercury con la sua bisessualità.

Il film mostra Paul Prenter come un gay sicuro di sè che seduce Mercury, lo manipola mettendolo contro i suoi compagni di band e lo conduce in un mondo autodistruttivo fatto di sesso promiscuo e di droghe.

Ma Stephen, fratello minore di Prenter e che ha vissuto con lui a Londra durante l’apice del successo dei Queen, reputa “ridicola” l’idea che Paul abbia sedotto Freddie.

Stephen ricorda che Mercury di tanto in tanto faceva un salto nel piccolo appartamento di Prenter a Brook Green, nel quartiere di Hammersmith, per passare tempo e riferisce che andavano insieme nei nightclubs gay come Heaven e Copacabana, poi Club 180.

“È ridicolo, Paul e Freddie erano migliori amici, questo è quanto”, spiega.

“Si recavano dovunque insieme, andavano nei club gay insieme, Freddie veniva nell’appartamento per passare tempo ma la maggior parte delle volte era Paul che andava a casa di Freddie, entrambe erano “queens” (N.d.T. il termine “queen” ossia “regina” viene usato in inglese anche per indicare una persona gay), ad entrambi piaceva andare a caccia di uomini virili, quelli erano i loro tipi, certamente non erano presi l’uno dall’altro.”

“Se non uscivano insieme, Freddie chiamava a casa quasi ogni sera e parlavano per ore, ogni volta che rispondevo al telefono era Freddie”.

“Sentivo il lato di Paul della conversazione e spettegolavano sulla band, sugli uomini nelle loro vite, ridevano, ma non sono mai stati amanti.”

“Posso categoricamente affermare al 100% che Freddie e mio fratello non sono stati coinvolti sessualmente in nessun contesto, chiunque li abbia conosciuti lo sapeva”.

 


Stephen ha detto che sia Freddie che Paul erano “queens” (N.d.T. come sopra detto, nel senso di gay) e si recavano insieme nei club gay dove andavano a caccia di uomini virili,  ma “con certezza non erano presi l’uno dall’altro”. In foto, Freddie sulla schiena di Paul sul palco in uno show in Olanda

 

Paul (dietro, secondo da sinistra) e lo stretto legame con Freddie erano diventati “problematici” perché Paul ha lavorato per i Queen e non solo per Freddie, dice suo fratello Stephen. “Ha lavorato troppo con Freddie e gli altri membri della band si sono sentiti trascurati e hanno pensato che Paul non si stesse prendendo cura dei loro bisogni”, dice Stephen

Suo fratello Stephen dice che Paul e Freddie erano “inseparabili” e che suo fratello ha viaggiato in tutto il mondo con la band nelle tournée ma dice anche che i Queen raramente  socializzavano tra di loro. Nella foto, durante la tournée in Argentina nel 1981

Questa foto inedita di (da sinistra a destra) Paul Prenter, John Deacon, Roger Taylor e Freddie Mercury è stata fornita in esclusiva a MailOnline da Stephen, fratello di Paul, per mostrarlo in una luce positiva, a differenza di quella del film

In foto, Roger Taylor e Freddie Mercury (a destra) nel backstage durante la tournée in Giappone nel 1982, con Paul (a sinistra) poco distante. Suo fratello Stephen ha detto che i Queen raramente socializzavano tra di loro dopo un concerto o una registrazione in studio, e ciò è diverso dalla “famiglia” rappresentata nel film

 Stephen ricorda che Paul lo ha portato alla festa di compleanno di Elton John a bordo dell’HMS Belfast (N.d.T. l’HMS Belfast è l’imbarcazione attraccata sul fiiume Tamigi a Londra che mostra come era la vita in mare per la flotta durante la sua partecipazione nella Seconda Guerra Mondiale), che è ormeggiata sul fiume Tamigi nel centro di Londra.

“E’ stato fantastico, avevo 19 anni e c’era un open bar. Freddie chiamava Elton con il suo soprannome gay Sharon.”

“Ricordo di essere stato invitato a molte feste durante quel periodo e ho incontrato molte star come Rod Stewart, Annie Lennox, Diana Ross. Sono stato anche dietro le quinte di molti concerti dei Queen.”

Per la famiglia di Paul la scena più offensiva del film è quando il personaggio di Prenter, interpretato dall’attore Allen Leech, dichiara: “Mio padre preferirebbe vedermi morto piuttosto che essere quello che sono.”

Stephen, 59 anni, che è impiegato in un casinò e vive a Las Vegas, ha affermato che questo è sbagliato.

Ha detto che Paul era apertamente gay, che per anni i loro genitori hanno saputo del suo orientamento sessuale e per loro questo non è mai stato un problema.

“I miei genitori sapevano che Paul era gay da quando aveva 16 anni, quindi da molto tempo”, spiega.

“Andava in vacanza con i suoi fidanzati e restava a casa dei miei genitori a Dublino con i suoi partner condividendo la stessa camera da letto.”

“Quindi non c’è mai stato nessun problema, l’unica persona che ha avuto problemi con l’essere gay era Freddie. Mai una volta nella sua vita Freddie ha ammesso di essere gay, era un segreto di Pulcinella ma mai una volta ha detto “Sono gay”, mentre Paul era molto aperto a tal riguardo.”

“Quindi portare la storia dei genitori cattolici irlandesi nel film è un controsenso.”

L’altro fratello Gerard, 71 anni, manager di Sheffield addetto alle paghe ora in pensione, concorda con questa analisi.

Ha detto a MailOnline: “Hanno solo fatto ricorso svogliatamente allo stereotipo di ciò che potrebbe essere un padre cattolico di Belfast senza alcun riguardo per la verità.”

 

“Paul aveva dei fidanzati quando ha iniziato a fare il DJ. Non ha mai vissuto nella paura di nostro padre. “Sia lui che mia madre appartenevano al ceto medio ed erano di mentalità aperta, davvero dei buoni genitori.”

“Si è ritrovato a seppellire suo figlio dopo che è morto di AIDS, quindi per i produttori del film ritrarre la famiglia in questo modo è una disgrazia”.

E il fratello maggiore Ray Prenter, 75 anni, preside ora in pensione di Waterford  – in Irlanda – ha detto: “I miei genitori avevano una totale empatia per Paul quando hanno scoperto che aveva l’AIDS. Non c’era rancore in relazione a quello che aveva fatto o su come si era ammalato.”

Sua figlia Blathanaid, 32 anni, che era anche figlioccia di Paul, ha aggiunto: “Il ritratto del film su come la famiglia ha considerato la sessualità di Paul non poteva essere più falsa.”

“È offensivo perché stanno parlando di nostro nonno ed è completamente falso.”

Paul convinse la band a tornare insieme per il Live Aid (nella foto mentre si esibiscono al concerto di beneficenza nel 1985), secondo la famiglia, ma nel film è rappresentato l’esatto contrario 

Nel film (in foto), Paul ha cercato di impedire ai Queen di suonare al Live Aid e la band alla fine si è  riunita per il concerto una volta che Freddie (Rami Malek) lo ha licenziato

Gerard, fratello di Paul, ritiene “ridicolo” persino insinuare che Paul era contro [i Queen] “, quando lui è stato  “determinante” nel successo della band. In foto, Paul a Los Angeles con Freddie (al centro) e Michael Jackson (a sinistra)

Gerard dice che Paul (a destra) ha lavorato per la band per “anni e anni e ha ricevuto poco da loro”, ma è rimasto vicino a Freddie (a sinistra) e i due si sono supportati l’uno con l’altro, “a differenza del resto della band”. Nella foto, al centro il  batterista Roger Taylor 

Gerard, fratello di Paul, ha detto che c’erano “tensioni nella band”. “La verità è che Freddie (a destra) era il capo. Voleva andare via e fare pezzi da solista. Fare finta che sia stato Paul (a sinistra, in piedi) ad istigarlo è semplicemente sbagliato”

 Lungi dall’abbandonare il proprio figlio, Eileen e  Bill – madre e padre di Prenter –  si sono presi cura del loro figlio in punto di morte dopo che  gli è stata diagnosticata l’AIDS a metà degli anni ’80.

Era tornato in Irlanda dopo la sua separazione con i Queen nel 1987 e ha trascorso i suoi ultimi giorni nella loro casa a Glenageary, fuori Dublino, quando gli è stato permesso di uscire dall’ospedale.

“Eileen stava sempre all’ospedale St. Michael (S. Michele) e si occupava del suo Paul”, ha detto un vicino a MailOnline.

“Avevano “dischi d’oro” incorniciati sui muri e limousine che andavano a prenderli a casa.”

“Una vecchia signora dall’altra parte della strada pensò che fosse stata la regina d’Inghilterra a mandare le macchine. Ma in realtà è stato Freddie Mercury.”

Anche le interviste con i coetanei, gli amici e i colleghi di Prenter a radio Downtown hanno rivelato che Paul ha fatto ben poco per nascondere la sua sessualità.

DJ Trevor ‘Big T’ Campbell – veterano di radio Downtown – ha dichiarato: “Paul Prenter era molto esuberante. Era molto effeminato. Aveva la camminata, aveva l’accento e diceva parolacce, oh mio Dio!”

“Posso raffigurarmelo vestito con un abito a tre pezzi di colore verde brillante e con il colletto alzato. Ma era davvero bravo nel suo lavoro.”

L’ex DJ Michael “Hendi” Henderson di radio Downtown ha aggiunto: “Era così effeminato che la gente chiedeva: “Sta indossando quello?”

“Era un po’ come Kenny Everett  [il DJ di Radio 2]. Ma non ci ha mai dato noia. Se hai lavorato nel mondo dello spettacolo, impari a conoscere gli omosessuali.”

Terzo figlio di un cattolico bookmaker di successo di Belfast, Paul Prenter si è distinto dalla massa fin dalla tenera età.

Il suo amore per la musica e l’amicizia con il magnate dell’etichetta discografica John Reid lo hanno portato a lavorare come assistente delle leggende del soul Diana Ross e Stevie Wonder mentre avevano base a Londra.

Ma il lancio della prima radio commerciale dell’Irlanda del Nord, radio Downtown, nel 1976, riportò Prenter nella provincia dove lavorò come manager promozionale e dove condusse suoi spettacoli serali tra cui “Soul Train”.

Diciotto mesi dopo tornò a Londra per lavorare con John Reid che aveva arruolato la rivoluzionaria rock band Queen – e diventò assistente personale del cantante Freddie Mercury.

Dato che il resto della band aveva famiglia o i propri interessi, la relazione di Paul e Freddie era sbocciata mentre viaggiavano insieme per il mondo, secondo Stephen. In foto sono in tournée nel 1981 in Argentina  

  In foto, la band durante un incontro con il presidente dell’Argentina Roberto Eduardo Viola (a destra), alla presenza di Paul e del loro avvocato Jim Beach    

I Queen avevano una grande squadra di tecnici, qui fotografati insieme in tournée con la band, e sebbene Paul fosse il loro manager, aveva pochi soldi nel momento in cui, successivamente, ha combattuto contro l’AIDS 

Nel film la band scherza sul fatto che Paul e Freddie stavano iniziando ad assomigliarsi per i loro capelli corti e i loro baffi scuri, somiglianza che può essere vista in questa foto inedita della band

 Il fratello Stephen dice che Paul e Freddie erano diventati inseparabili e Prenter ha viaggiato in tutto il mondo con la band durante le tournée, senza mai lasciarli.

Ma dice che i Queen raramente socializzavano tra di loro dopo un concerto o una registrazione in studio.

“Finivano in studio e poi prendevano quattro direzioni diverse, non socializzavano”, ricorda Stephen.

“Freddie era gay, lui e Paul andavano nei club gay. Roger Taylor era un forte bevitore: usciva a bere; John Deacon era un uomo sposato: tornava a casa da sua moglie; Brian May si faceva i fatti suoi.”

Stephen dice che questo ha rafforzato ulteriormente l’amicizia di Paul e Freddie.

Ma dice che il loro stretto legame era diventato problematico per Prenter perché lavorava per i Queen e non per Freddie Mercury.

“Ha lavorato troppo con Freddie e i restanti membri della band hanno pensato di essere trascurati, che Paul non si stesse prendendo cura dei loro bisogni”, ricorda Stephen.

A differenza delle scene del film in cui Prenter ammalia il frontman dei Queen, la sua famiglia e i suoi amici sono sicuri che, sebbene Freddie Mercury e Paul fossero estremamente intimi, non sono mai stati amanti.

Dopo aver visto la loro relazione in azione in prima persona,  Stephen – fratello di Prenter –  non potrebbe essere più irremovibile su questo punto.

“Freddie era gay, punto. Mio fratello non ha reso Freddie gay e Freddie assumeva droghe molto prima che incontrasse mio fratello “, dice.

“Quindi l’idea che Paul ha deviato Freddie è un’assurdità, Freddie non era un uomo che si faceva capeggiare.”

Un caro amico di Prenter concorda e descrive il film come omofobo.

Jeffrey Dudgeon – consigliere comunale di Belfast – ha detto a MailOnline: “Conoscevo Paul quando aveva circa 18 anni. Era ricco e questo era insolito.”

“La band sostanzialmente ha pensato che Paul avesse fatto diventare Freddie gay e questa è stata una cosa brutta perché ciò ha trasformato Freddie in qualcuno di distinto da loro.”

“Ma la verità è che Freddie era gay e che era davvero così.”

“Ho visto il film e ho pensato che fosse un po’ pretestuoso [ingannevole, viscido] il modo in cui Paul è stato usato come personaggio cattivo. Il film è anti-gay.”

 Stephen Prenter, fratello minore di Paul, viveva con lui a Londra durante l’apice del successo dei Queen ed è irremovibile sul fatto che, a differenza del film, Paul e Freddie non abbiano mai avuto una relazione sessuale

Suo fratello Stephen sostiene che i produttori hanno cercato di portare la “storia dei genitori cattolici irlandesi” nel film rappresentando i loro genitori come se non accettassero il loro figlio gay. Nella foto a sinistra, Paul da giovane durante la sua Comunione mentre a destra durante la sua Cresima,  e sebbene fosse cresciuto da cattolico, suo fratello chiama ‘assurdità’ quel punto di vista

La famiglia sostiene che la parte più offensiva del film è la rappresentazione secondo cui Bill – padre di Paul (a destra, con la madre Eileen) “lo avrebbe voluto morto” piuttosto che gay

Blathnaid Prenter, figlioccia e nipote di Paul (a sinistra), e il fratello maggiore Ray (a destra) dicono che Freddie sarebbe “disgustato” dal film e che in Paul non “c’era traccia di cattiveria”

Paul ha vissuto con i suoi genitori in questa casa a Glenageary, vicino a Dublino, in Irlanda, fino alla sua morte nel 1991. Aveva ricevuto pochi soldi dalla band, ma i suoi genitori si sono presi cura di lui durante la sua lotta contro l’AIDS

  Gerard, fratello di Prenter, ha aggiunto: “Hanno persino insinuato che a Freddie piacevano le donne prima di incontrare Paul. Ma Freddie era gay in tutto e per tutto.”

Mentre il fratello Ray ha aggiunto: “Paul era il preferito di Freddie, il suo braccio destro.”

“Lo accompagnava a tutti questi party sfrenati, a queste feste, ma Paul e Freddie non erano una coppia.”

Mary – moglie di Gerard – ha detto: “Freddie e Paul non sono mai stati amanti”.

“Erano estremamente vicini e si supportavano a vicenda, a differenza del resto della band.”

“May era laureato, era piuttosto arrogante e si considerava superiore.”

“Lui e il resto della band erano infastiditi da quanto vicini fossero Paul e Freddie.”

Gerard ha aggiunto che è stato sbagliato insinuare che Paul ha provato a manipolare Freddie.

Ha detto: “Guarda, c’erano tensioni nella band. La verità è che Freddie era il capo. Voleva andare via e fare pezzi da solista. Far finta che sia stato Paul ad istigarlo è semplicemente sbagliato.”

“Adesso che nessuno di loro è qui, stanno cercando di riscrivere la storia.”

Bohemian Rhapsody raggiunge il suo culmine con la spettacolare esibizione di chiusura dei Queen e di Freddie Mercury al Live Aid nel 1985 allo stadio di Wembley (N.d.T. l’articolo parla di “esibizione di chiusura” ma dopo i Queen al Live Aid si sono esibiti tanti altri artisti).

Il film sostiene che Prenter ha provato ad impedire a Freddie Mercury di prendere parte al concerto di beneficenza per raccolta fondi che ha dato origine alla rottura del suo rapporto con i Queen.

(Il film) mostra poi Prenter che rivela tutti i segreti sessuali di Freddie in un’intervista in cui – per denaro – sono resi pubblici dettagli intimi delle sue relazioni.

Ma la famiglia di Paul afferma che lui è stato determinante nel far tornare insieme i Queen per quella che è stata verosimilmente la loro esibizione più famosa di tutti i tempi: lo spettacolo del Live Aid.

E il film ha omesso di menzionare la tournée dei Queen che ha rotto il boicottaggio all’apartheid in Sud Africa nel 1984, con una serie di spettacoli a pagamento a Sun City.

Blathanaid, la sua figlioccia, ha detto a MailOnline: “Paul è stato determinante per la presenza dei Queen al Live Aid. La band si era separata e Freddie era andato via per lavorare alla carriera da solista.”

Questa clip del film mostra il personaggio di Paul (interpretato da Allen Leech) mentre seduce Freddie (Rami Malek) e “lo trasforma in gay”. La famiglia di Paul dice che Freddie è sempre stato gay e i due non sono stati altro che migliori amici  

Un veterano DJ radiofonico di Belstaf – città natale di Paul – ha detto che Paul era “molto esuberante, aveva la camminata ed diceva parolacce”, facendo poco per nascondere la sua sessualità


“Paul ha convinto i quattro a tornare insieme per il Live Aid. Ma ciò che è stato rappresentato nel film è l’esatto contrario.”

“Nel film Paul non era presente al concerto del Live Aid, era andato via prima di allora. Perché?”

Gerard ha detto: “È proprio assurdo. Insinuano perfino che Paul fosse contrario al fatto che loro [i Queen] facessero [il Live Aid]. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.”

“La verità è che Paul non ha rotto con i Queen fino all’anno successivo al Live Aid.”

“Il film è tutta una questione di migliorare l’immagine delle mediocrità lasciate indietro.”

“Si menziona che la band ha rotto il boicottaggio all’apartheid in South Africa quando hanno suonato a Sun City?”

“Lo hanno fatto esclusivamente per soldi quando la maggior parte dei gruppi con qualche moralità stava boicottando quel posto.”

“La gente li ha detestati per questo, ma non viene menzionato.”

La famiglia di Prenter riconosce il dolore che Paul ha causato con l’esplosiva intervista sulla vita sessuale di Freddie Mercury al quotidiano “The Sun” nel 1987, per la quale è stato pagato 32.000 sterline  (o 41.600 dollari) – l’attuale equivalente di 90.000 sterline (o 117.000 dollari).

Ma affermano che non era contento di come fosse stato licenziato dalla band e che aveva bisogno di soldi per pagare le sue cure per l’AIDS.

 


Bohemian Rhapsody, che ha vinto cinque premi Oscar (N.d.T. l’articolo parla di cinque Oscar ma in realtà il film ne ha vinti quattro), ha rappresentato Paul come un “serpente” che ha causato la rottura della rock band e ha cercato di allontanare Freddie dal resto dei membri della band

 
 

“Paul era  pieno di rabbia”, ha detto Ray Prenter a MailOnline. “Lo hanno deluso e si è sentito ferito. Sono stati molto cattivi.”

“Ha lavorato per loro per anni e anni e da loro ha ricevuto molto poco.”

“E’ stato allora che ha deciso di guadagnare qualcosa per le sue cure.”

“Ecco perché si è accordato con i giornali.”

Mary Prenter ha detto: “Non avrebbe dovuto farlo. Ma anche il modo in cui il film lo rappresenta è sbagliato.”

Stephen ricorda chiaramente il dilemma di Paul nel vendere la sua storia.

Ha detto che il tempo trascorso da suo fratello con i Queen non lo ha arricchito e che ha anche sperperato tanti dei suoi soldi per la dipendenza da cocaina.

“Stava morendo di Aids e non aveva soldi. Mi ha detto “cosa ne pensi?” Ho risposto: “Sta a te (decidere)”. Poi ricordo che quando lo ha fatto, ha detto: “pensi che abbia fatto la cosa giusta?”  Ho risposto: ” hai fatto quello che ti sentivi di fare.” Non ho avuto problemi con questo.”

Gerard ha aggiunto: “La verità è che Paul non era un santo, ma era una persona gentile e generosa e non il cattivo che il film vuole far credere”.

Brian May, i Queen e la 20th Century Fox, che ha distribuito il film Bohemian Rhapsody, si sono rifiutati di commentare quando sono stati contattati da MailOnline.

Articolo interamente curato ,dalla stesura alla traduzione in italiano,da Mariarosa Buscaglia. Pubblicazione del sito Queen 1970-1991.

Come sito ‘Queen 1970-1991’ ci dissociamo da queste dichiarazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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